2. Il desiderio del corpo
Vorrei essere il tuo cibo per nutrirti e lentamente
scomparire, per poi risvegliarmi ed essere te,
si proprio te.
Pelle
Dopo la perdita dell’amnios
- vero trauma della vita -
la pelle cerca sempre un’altra pelle.
Un continuo abbraccio per sopravvivere.
Un desiderio incontenibile:
stringere, premere, toccare, strofinare.
Un massaggio vitale.
Il mondo ha un desiderio infinito di sentire
altra carne.
Il corpo cresce.
Cambia colore e odore.
Si modella nel corpo del piacere.
Le carezze inseguono gli umori
per spegnere la fame di esistenza.
Il corpo invecchia
le carezze diventano lente
e sempre più lontane.
Quasi non si toccano.
Quando la pelle rimane sola
l’anima si accartoccia.
Carne
Vorrei vivere solo di corpo.
Carne da ammirare.
Carne da toccare.
Carne da assaporare…
e vorrei baciarti per la vita,
anche quando la tua bocca
non pronuncerà più il mio nome.
Parole sulla pelle
La conoscenza appartiene alla pelle
contiene parole speciali,
introvabili altrove,
da consumare con cautela.
La tua pelle
mi racconta storie
scritte dagli anni a caratteri così minuscoli
che a volte non riesco a leggere,
ma il senso mi appartiene.
Sulla tua pelle
sono scritte lunghe lettere d’amore.
Parole leggere, spalmate
come olio profumato.
Solo a tratti diventano dense,
allora si raccolgono in piccole croste,
e, se le gratto piano, sanguinano.
A volte le parole improvvise
si interrompono,
poi, di nuovo, scivolano sulla pelle.
Finalmente decifrabili
si srotolano nel loro incanto,
si aprono nel loro splendore,
scintillano di senso.
Ed io,
vorrei essere proprio qui
- dove sono - e scrivere con te,
ancora e per sempre, parole sulla pelle.
Corpo d’amore
Solo una lunga attesa
di aggrapparmi al suo corpo.